Festival Beat 2011 Salsomaggiore The Bands
Data: 2011-6-30 / Tempo di lettura: min.
Festival Beat - Battle of the Bands - Italy
Salsomaggiore Terme (Parma)
Giugno 30 Luglio 1 - 2 - 3 2011
UNDERTONES
Si, loro, proprio loro, la band preferita di John Peel: da Derry, Irlanda del Nord, gli Undertones, ovvero una della più grandi punk-beat-pop band di sempre. Non ci credete? Invece è tutto vero, verissimo: gli autori dell’immortale Teenage Kicks chiuderanno il Festival come meglio non si potrebbe e le note dell’inno generazionale datato 1978 risuoneranno tra le colline di Salsomaggiore in un sabato sera che si prospetta indimenticabile. Una band “fuori posto†al Festival Beat? E perché mai? Le melodie sixties e l’urgenza del punk ’77 nel loro suono si fondono a meraviglia. Il pop incendiario degli Undertones spazzerà via ogni dubbio: quello del Festival Beat per una band come gli Undertones è il palcoscenico ideale. Segnatevelo sul calendario: un appuntamento imperdibile, perché Teenage dreams are so hard to beat…
GUITAR WOLF
Una leggenda del garage/lo-fi anni novanta piomba come uno Stukas su Salsomaggiore per sganciare bombe e far ballare anche i tavoli. Da Nagasaki, il rock’n’roll più incendiario degli ultimi 20 anni: Elvis + Count Five + Ramones = Guitar Wolf. Si, loro, quelli di Planet Of The Wolves e Jet Generation, gente che non conosce le mezze misure e vive ogni show come se fosse l’ultimo della vita. Non ci credete? Pensate che esageri? Venerdì 1 luglio portatevi una tuta ignifuga e preparatevi ad un assalto all’arma bianca, i tre kamikaze non faranno prigionieri. Dal Giappone con furore: banzaaaaiii!!!
THE INCREDIBLE STAGGERS
Gli Staggers, dopo la loro presenza al Festival nel 2005, tornano più selvaggi e dementi che mai per soddisfare i sixties-maniacs fedeli alla religione Pebbles. Occhiali scuri, caschetti, stivaletti a punta, non manca nulla agli Staggers per rinverdire i fasti del garage-revival reso immortale da figure come Rudi Protrudi e Shelly Ganz. Vengono da Graz, Austria, e valicheranno le Alpi guidati dal condottiero Wild Evel, uno che la materia la conosce bene. Se non avete mai sopportato il noiosissimo concerto di Capodanno, ecco una buona occasione per rivalutare l’Austria.
LOS EXPLOSIVOS
Tornano in Italia i Los Explosivos con la loro miscela altamente infiammabile di sixties-sound e attitudine punk. Vengono dal Messico e sbarcano al Festival Beat con un carico di passione latina e suoni sospesi tra le Battle Of The Bands dei mid-sixties e il CBGB’s del ’77, suoni danzerecci ma cattivi il giusto, con tanta ironia e un’innata voglia di fare casino. Insomma, roba che scotta. Que viva Mexico!
LAS ASPIRADORAS
Da Toledo, Spagna, cinque garage-maniacs “vecchia scuola†che faranno la gioia di chi ama il suono Voxx/Midnight di metà anni ottanta. Fuzztoniani fino al midollo, i Las Aspiradoras se ne sbattono del calendario e fanno sixties-music come se fossimo ancora nell’86: filologica, ironica, torrida. Con loro, un tuffo nel passato è garantito. E una sana botta di nostalgia. Ma niente lacrimucce: fuzz, farfisa, tonsille in fiamme, i toreri del garage sono a Salsomaggiore per divertirsi e divertire. Olè!
THE MAGNIFICENT BROTHERHOOD
Si sono fatti le ossa come backing-band di un certo Sky Saxon (nientemeno) e questo vale già come garanzia. Ma i Magnificent Brotherhood sono molto di più: sono una delle migliori formazioni sixties in circolazione. Suonano acidi e psichedelici, ma quando premono sull’acceleratore tornano subito sui binari del (migliore) garage-rock, sempre però volando “eight miles highâ€. Tedeschi di Berlino, ma col cuore nella California del ’67, i Magnificent Brotherhood potrebbe essere la rivelazione del Festival.
GENE GUGLIELMI E I TUBI LUNGIMIRANTI
Nel ’67 cantavano Abbiamo paura dei topi in un delirio beat-psichedelico che per l’Italia dell’epoca era avanguardia. Parliamo dei Tubi Lungimiranti, piccolo mito underground che oggi magicamente riprende forma al Festival Beat. E chi se ne frega se nel frattempo sono trascorsi 44 anni… Bruciamo il calendario, chiudiamo gli occhi e con loro torniamo all’epoca d’oro del nostro beat. Con loro e con Gene Guglielmi, che il palco del Festival l’ha già calcato tre anni fa, con successo. Tutti a bordo, la macchina del tempo sta per partire…
GALLARA
Fanatici dell’immaginario vintage, volevate una band che vi facesse piombare in una bolla spazio-temporale ancorata a Cinecittà tra il ’68 e il ’70? Eccovi serviti i Gallara, maremmani sospesi tra exotica, beat, lounge, rock’n’roll e colonne sonore di oscure pellicole italiane di quell’epoca. Acidi il giusto, i Gallara sanno far ballare con quel piglio un po’ snob che solo i grandi si possono permettere. Un’apertura in technicolor per il Festival Beat 2011, un film tutto da vedere!!!
ELECTRIC FLASHBACKS
Ritorna Tito, lo psycho-rocker mascherato che gli aficionados del Festival ricorderanno per l’incendiaria esibizione del 2004 con i Brainsuckers. Gli Electric Flashbacks sono la sua nuova creatura, una formazione a cinque con un organo sferzante e il solito bagaglio di 50 anni di storia del garage. Chitarroni e fuzz a piene mani, quindi, ma anche tanto caldissimo soul, il freakbeat più fracassone e quella psichedelia che Tito ha nel DNA. La formula perfetta? Ne siamo certi. Bentornato, Tito!
LUKY AND HIS FRIED CHICKENS
Un salto indietro nel tempo e nello spazio è quello che ci proporranno Luky And His Fried Chickens, combo votato al più ruspante e scalcinato suono roots americano anni cinquanta. Staccare per un attimo dall’ovedose di garage e fuzz ogni tanto può anche far bene, specialmente se lo si fa con lo spirito festaiolo del trio veneto, che scava alla ricerca delle radici del rock’n’roll senza però perdere mai di vista l’obbiettivo numero uno: divertirsi. Al Festival Beat quest’anno c’è spazio anche per i polli…
DAVE RAVE BAND
Dave Rave, cantante, chitarrista e leader nei primi anni ottanta dei canadesi Teenage Head, formazione culto del power-pop della “golden ageâ€, si esibirà sul palco del torrido Devil’s Den Pub. Lo farà con la sua Dave Rave Band rispolverando vecchi classici degli anni d’oro per raccogliere il giusto tributo delle nuove generazioni di appassionati del genere. Un piccolo grande evento che, nella sua unicità , va ad arricchire il cartellone del Festival Beat.
MIDWEST BEAT
Da Milwaukee, la città di Happy Days, i Midwest Beat approdano al Devil’s Den col loro rock’n’roll semplice e devoto alla tradizione. Sono yankee fino al midollo, i Midwest Beat, e non si fanno troppo problemi: il pubblico del Festival Beat imparerà ad apprezzare anche la loro proposta. Per chi ama il power-pop e il classic-rock americano che guarda ai sixties, un’occasione da non perdere.
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Salsomaggiore Terme (Parma)
Giugno 30 Luglio 1 - 2 - 3 2011
UNDERTONES
Si, loro, proprio loro, la band preferita di John Peel: da Derry, Irlanda del Nord, gli Undertones, ovvero una della più grandi punk-beat-pop band di sempre. Non ci credete? Invece è tutto vero, verissimo: gli autori dell’immortale Teenage Kicks chiuderanno il Festival come meglio non si potrebbe e le note dell’inno generazionale datato 1978 risuoneranno tra le colline di Salsomaggiore in un sabato sera che si prospetta indimenticabile. Una band “fuori posto†al Festival Beat? E perché mai? Le melodie sixties e l’urgenza del punk ’77 nel loro suono si fondono a meraviglia. Il pop incendiario degli Undertones spazzerà via ogni dubbio: quello del Festival Beat per una band come gli Undertones è il palcoscenico ideale. Segnatevelo sul calendario: un appuntamento imperdibile, perché Teenage dreams are so hard to beat…
GUITAR WOLF
Una leggenda del garage/lo-fi anni novanta piomba come uno Stukas su Salsomaggiore per sganciare bombe e far ballare anche i tavoli. Da Nagasaki, il rock’n’roll più incendiario degli ultimi 20 anni: Elvis + Count Five + Ramones = Guitar Wolf. Si, loro, quelli di Planet Of The Wolves e Jet Generation, gente che non conosce le mezze misure e vive ogni show come se fosse l’ultimo della vita. Non ci credete? Pensate che esageri? Venerdì 1 luglio portatevi una tuta ignifuga e preparatevi ad un assalto all’arma bianca, i tre kamikaze non faranno prigionieri. Dal Giappone con furore: banzaaaaiii!!!
THE INCREDIBLE STAGGERS
Gli Staggers, dopo la loro presenza al Festival nel 2005, tornano più selvaggi e dementi che mai per soddisfare i sixties-maniacs fedeli alla religione Pebbles. Occhiali scuri, caschetti, stivaletti a punta, non manca nulla agli Staggers per rinverdire i fasti del garage-revival reso immortale da figure come Rudi Protrudi e Shelly Ganz. Vengono da Graz, Austria, e valicheranno le Alpi guidati dal condottiero Wild Evel, uno che la materia la conosce bene. Se non avete mai sopportato il noiosissimo concerto di Capodanno, ecco una buona occasione per rivalutare l’Austria.
LOS EXPLOSIVOS
Tornano in Italia i Los Explosivos con la loro miscela altamente infiammabile di sixties-sound e attitudine punk. Vengono dal Messico e sbarcano al Festival Beat con un carico di passione latina e suoni sospesi tra le Battle Of The Bands dei mid-sixties e il CBGB’s del ’77, suoni danzerecci ma cattivi il giusto, con tanta ironia e un’innata voglia di fare casino. Insomma, roba che scotta. Que viva Mexico!
LAS ASPIRADORAS
Da Toledo, Spagna, cinque garage-maniacs “vecchia scuola†che faranno la gioia di chi ama il suono Voxx/Midnight di metà anni ottanta. Fuzztoniani fino al midollo, i Las Aspiradoras se ne sbattono del calendario e fanno sixties-music come se fossimo ancora nell’86: filologica, ironica, torrida. Con loro, un tuffo nel passato è garantito. E una sana botta di nostalgia. Ma niente lacrimucce: fuzz, farfisa, tonsille in fiamme, i toreri del garage sono a Salsomaggiore per divertirsi e divertire. Olè!
THE MAGNIFICENT BROTHERHOOD
Si sono fatti le ossa come backing-band di un certo Sky Saxon (nientemeno) e questo vale già come garanzia. Ma i Magnificent Brotherhood sono molto di più: sono una delle migliori formazioni sixties in circolazione. Suonano acidi e psichedelici, ma quando premono sull’acceleratore tornano subito sui binari del (migliore) garage-rock, sempre però volando “eight miles highâ€. Tedeschi di Berlino, ma col cuore nella California del ’67, i Magnificent Brotherhood potrebbe essere la rivelazione del Festival.
GENE GUGLIELMI E I TUBI LUNGIMIRANTI
Nel ’67 cantavano Abbiamo paura dei topi in un delirio beat-psichedelico che per l’Italia dell’epoca era avanguardia. Parliamo dei Tubi Lungimiranti, piccolo mito underground che oggi magicamente riprende forma al Festival Beat. E chi se ne frega se nel frattempo sono trascorsi 44 anni… Bruciamo il calendario, chiudiamo gli occhi e con loro torniamo all’epoca d’oro del nostro beat. Con loro e con Gene Guglielmi, che il palco del Festival l’ha già calcato tre anni fa, con successo. Tutti a bordo, la macchina del tempo sta per partire…
GALLARA
Fanatici dell’immaginario vintage, volevate una band che vi facesse piombare in una bolla spazio-temporale ancorata a Cinecittà tra il ’68 e il ’70? Eccovi serviti i Gallara, maremmani sospesi tra exotica, beat, lounge, rock’n’roll e colonne sonore di oscure pellicole italiane di quell’epoca. Acidi il giusto, i Gallara sanno far ballare con quel piglio un po’ snob che solo i grandi si possono permettere. Un’apertura in technicolor per il Festival Beat 2011, un film tutto da vedere!!!
ELECTRIC FLASHBACKS
Ritorna Tito, lo psycho-rocker mascherato che gli aficionados del Festival ricorderanno per l’incendiaria esibizione del 2004 con i Brainsuckers. Gli Electric Flashbacks sono la sua nuova creatura, una formazione a cinque con un organo sferzante e il solito bagaglio di 50 anni di storia del garage. Chitarroni e fuzz a piene mani, quindi, ma anche tanto caldissimo soul, il freakbeat più fracassone e quella psichedelia che Tito ha nel DNA. La formula perfetta? Ne siamo certi. Bentornato, Tito!
LUKY AND HIS FRIED CHICKENS
Un salto indietro nel tempo e nello spazio è quello che ci proporranno Luky And His Fried Chickens, combo votato al più ruspante e scalcinato suono roots americano anni cinquanta. Staccare per un attimo dall’ovedose di garage e fuzz ogni tanto può anche far bene, specialmente se lo si fa con lo spirito festaiolo del trio veneto, che scava alla ricerca delle radici del rock’n’roll senza però perdere mai di vista l’obbiettivo numero uno: divertirsi. Al Festival Beat quest’anno c’è spazio anche per i polli…
DAVE RAVE BAND
Dave Rave, cantante, chitarrista e leader nei primi anni ottanta dei canadesi Teenage Head, formazione culto del power-pop della “golden ageâ€, si esibirà sul palco del torrido Devil’s Den Pub. Lo farà con la sua Dave Rave Band rispolverando vecchi classici degli anni d’oro per raccogliere il giusto tributo delle nuove generazioni di appassionati del genere. Un piccolo grande evento che, nella sua unicità , va ad arricchire il cartellone del Festival Beat.
MIDWEST BEAT
Da Milwaukee, la città di Happy Days, i Midwest Beat approdano al Devil’s Den col loro rock’n’roll semplice e devoto alla tradizione. Sono yankee fino al midollo, i Midwest Beat, e non si fanno troppo problemi: il pubblico del Festival Beat imparerà ad apprezzare anche la loro proposta. Per chi ama il power-pop e il classic-rock americano che guarda ai sixties, un’occasione da non perdere.
Salsomaggiore Terme (Eventi) - 26/06/2011 - Festival Beat 2011 Salsomaggiore The Bands
Written by Mokik
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